Maurizio Salabelle nasce a Cagliari nel 1959. All'età di sei anni si trasferisce in Toscana con la famiglia. Si laurea in Lettere all'Università di Firenze con una tesi di storia moderna.
La lettura e la scrittura sono state da sempre la sua grande passione. Poco più che ventenne scrive il suo primo romanzo. Non avendo possibilità di contatti diretti con il mondo editoriale, inizia a spedire i suoi racconti alle case editrici. Il suo secondo romanzo, "Il tribunale di Ecamionòk", viene notato dalla casa editrice Il Lavoro Editoriale di Ancona. E' il 1984. Inizia una lunga corrispondenza nella quale gli viene chiesto più volte di tagliare e modificare il romanzo. Si prospetta la possibilità di inserirlo nella collana "Under 25", ideata da P.V. Tondelli. Maurizio effettua piccole correzioni, ma rimane fermo sul mantenere il suo "stile", già facilmente riconoscibile. Invia un altro racconto, "Il diario del corridoio": Tondelli lo definisce - interessante, ma troppo lungo.
Siamo nel 1986. Nel frattempo continua a scrivere e a spedire i manoscritti alle case editrici. "La famiglia che perse tempo" viene notato da Giuseppe Pontiggia, consulente della Casa Editrice Adelphi, che ne è entusiasta. Roberto Calasso, dopo due anni di attesa, non lo ritiene "adatto" alla Casa Editrice. Nel frattempo scrive "Il marinaio moderno" e "Un assistente inaffidabile".
Maurizio continua a spedire, questa volta con maggior fortuna. Lo scrittore Ermanno Cavazzoni, consulente della Bollati Boringhieri, legge il manoscritto e lo propone per la pubblicazione. Nel 1992 esce, per la Bollati Boringhieri, "Un assistente inaffidabile".
Con questo romanzo Maurizio Salabelle vince il Premio «Giuseppe Berto» Opera Prima (motivazione della giuria) e il Premio «Città di Bergamo». Gianni Celati inserisce un suo scritto, "L'ora legale", nei "Narratori delle Riserve" (Feltrinelli, 1992). Nel 1993 partecipa al convegno «63/93: Trent'anni di ricerca letteraria». La Bollati pubblica anche il suo romanzo successivo: "Il mio unico amico" (1994). Nell'ottobre 1994 viene invitato a Berlino dall'Istituto Italiano di Cultura a leggere alcuni suoi testi nell'ambito di un ciclo di incontri dedicato alla letteratura italiana contemporanea svoltosi presso l'istituto «LikteraturWerkstaat».
La morte di Giulio Bollati e i profondi cambiamenti all'interno della casa editrice arrestano la collaborazione con la Bollati Boringhieri. Maurizio riprende a spedire romanzi. Nel 1995 da "L'ora legale" viene tratta l'opera musicale "Periodi di tempo veloce" (musiche di Giovanni Verrando), trasmessa da Radiotre RAI per il ciclo «Radiofilm».
Negli anni successivi alcuni suoi scritti vengono pubblicati sulla rivista «Riga» (Marcos y Marcos), su «Il semplice - Almanacco delle prose» (Feltrinelli) e su «Comix» (Panini). E' proprio la casa editrice Comix che pubblicherà il suo successivo romanzo: "Il maestro Atomi" (1997). Nel frattempo il romanzo "Da quando sono nato" (1995), che completerebbe la trilogia, rimane inedito.
Nel 1997 vince un concorso, bandito dal Ministero degli Affari Esteri, per l'attribuzione di borse di studio per soggiorni all'estero, riservato ad autori di testi narrativi, poetici, teatrali, cinematografici e di grafica pubblicitaria. Soggiorna a Parigi per sei mesi (dal dicembre 1997 al maggio 1998) occupandosi dell'opera di Georges Perec, collaborando con l'Istituto Italiano di Cultura e soprattutto scrivendo "Il caso del contabile" che verrà pubblicato dalla casa editrice Garzanti nel 1999.
Nel 2000 viene tradotto in francese "Il mio unico amico" con il titolo "Le Dico de Mon Père" (Boulogne, Editions Progress - traduzione di Isabelle Spagnolo).
Dopo alcune collaborazioni anche sul web "Come allungare la città di Pisa" (http://www.italiaplease.com) e sulla rivista «Il caffè Illustrato» ("Narrativa fisiognomica") (2001), nel 2002 esce il suo quinto romanzo "L'altro inquilino" (Edizioni Casagrande, Bellinzona).
Maurizio muore a Pisa il 14 febbraio 2003.